venerdì, dicembre 28, 2012

GUARDA CHI PARLA: pulvirenti? BASTA IL NOME, E...LA FACCIA!

ANTONINO, MINCHIA CHE FACCIA DI PULVIRENTI CHE HAI!

Nino Pulvirenti, in un' interVISTA natalizia parla del momento brutto passato durante e dopo Catania-Juventus per il gol non convalidato alla sua squadra. Ha detto che fa fatica a dimenticarlo perche gli arbitri avevano fatto la scelta giusta, ma poi e' successo qualcosa, e' lui ha l'idea di cosa sia successo.... Insinuazione infamante e grave, alla quale la Procura Catanese avrebbe/ha il dovere di accertare, e' di conseguenza la Juventus sporgere querela: peccato per l'episodio accaduto con la Juve, ancora oggi faccio fatica a dimenticare: a Rizzoli però non ho alcunchè da dire, in campo era stata presa la decisione giusta, poi è successo qualcosa".
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http://www.corrieredellosport.it/calcio/calcio_mercato/2012/12/26-290454/%C2%ABCatania-Juve%3F+Fatico+a+dimenticare+quel+gol%C2%BB
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A Pulvirenti, posso dire che anche quelli che lottano contro la mafia, ricordano che senza l'aiuto della "Mafia-Meneghina", invece di portarsi i soldi nei paradisi fiscali, avrebbe dovuto pagare gli operai derubati!...
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Ma siccome per noi tifosi della Juventus, come per gli operai licenziati e/o derubati difendersi contro i mafiosiMENEGHINIcatanesi ed i loro sodali e' impossibile, Allora, non potendo usare bombe e lupare, per REGALO DI FINE D'ANNO cantiamo in coro.... http://www.facebook.com/photo.php?fbid=357214707708195&set=pb.100002590054684.-2207520000.1356556928&type=3&theater  .A PULVIRENTI VAFFANCULO-VAFFANCULO... A MAFIOSI VAFFANCULO-VAFFANCULO..
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Benvenuti a morattOpoli DI berlusconia, terra di MAFIOSI & MASSONI
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MA CHI E' QUEST'ULTIMO PULVIRENTI SEMPRE ASSOLTO DAI giudici CATANESI ?
È un imprenditore cresciuto nelle strade di Belsito e assume comportamenti duri, se serve, con le controparti: paga puntuale, pretende silenzio! E quando nella compagnia aerea inizia a formarsi un sindacato, passa alle minacce! «Minacce di morte ai comandanti», rivelerà la Uil. Due comandanti saranno licenziati. 

Dall’acquisto del Catania nascono due processi: uno per evasione fiscale e l’altro per frode fiscale. Nel primo caso l’imprenditore aveva frammentato le quote calcistiche su altre società della filiera risparmiando, così sosteneva l’accusa, sull’imposta sul reddito. Il giudice decise che l’elusione fiscale non era un reato. Nel secondo caso Pulvirenti fece precedere la trattativa per il Catania calcio dall’acquisto del marchio Papizzo, per i pm  un’operazione simulata utile a creare scorte all’estero. Uscirà assolto.

Antonino Pulvirenti tiene ai rapporti con i sostituti procuratori, e soprattutto i giudici, del Tribunale di Catania. La domenica, con la squadra al “Massimino”, le toghe sono schierate in tribuna d’onore.

Anche sull’affare della vita, meglio, la sua rovinosa conclusione, stanno emergendo questioni nascoste. I sindacati, per esempio, non riescono a spiegarsi come mai Wind Jet nel dicembre 2011 era considerata una società sana, con dieci airbus e tre milioni di passeggeri, ventidue destinazioni nazionali e dieci europee, pronta ad allargare le sue rotte verso l’Africa e ad aumentare il capitale da 20 a 40 milioni. Era pronta, raccontavano i suoi executive, a collocarsi in Borsa.

Ad aprile 2012, inizio della trattativa con Alitalia, sono emersi invece debiti per 180 milioni. E il 24 aprile Pulvirenti ha dichiarato lo stato d’insolvenza licenziando 504 lavoratori. Certo, gli aeromobili non sono mai stati di proprietà, sono stati presi in leasing da società con sedi extraeuropee. E mettendo in fila  i bilanci si è scoperto che solo tre su nove sono stati in attivo, quelli iniziali, e che tra il 2009 e il 2011 Wind Jet ha perso 15 milioni aprendosi a una pericolosa esposizione nei confronti delle banche. In questa fase storica significa mancanza di liquidità.

Le cause del crollo della compagnia aerea? L’aumento vertiginoso del prezzo del carburante, che sta mettendo in difficoltà Air France, Klm, gruppi americani, persino la Ryanair. Poi il costo dei servizi accessori per il mantenimento degli aerei. Alcuni incidenti. E una concorrenza sui prezzi bassi non più sostenibile: da tempo Wind Jet era una finta compagnia low cost, le tariffe erano lievitate ai “livelli Alitalia”.

Dal bilancio 2009 è emersa, ancora, una strana vendita interna alle aziende di casa: la finanziaria che controlla l’alimentare del gruppo vendette il marchio Wind Jet alla stessa compagnia aerea per 10 milioni. Come fecero notare i revisori dei conti, la società di volo, già in affanno, non poteva sostenere quei costi. Infine andrà accertato come una compagnia in pre-liquidazione da aprile possa vendere fino ad agosto 300 mila biglietti aerei, alcuni validi fino al prossimo ottobre.

http://www.repubblica.it/cronaca/2012/08/14/news/pulvirenti_patron_di_wind_jet_dagli_hard_discount_al_calcio-40935072/
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A CATANIA COME NEL RESTO DELLA SICILIA, 9 SU 10 PM FANNO IL LORO ONESTO LAVORO, RISCHIANDO QUOTIDIANAMENTE LA VITA... PURTROPPO IL PROBLEMA SONO I GIUDICI... AI QUALI PIACE STARE IN TRIBUNA AL FIANCO DELL'ENNESIMO PULVIRENTI.

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